HMB: ecco come funziona questo potente anabolico anticatabolico

Dal sottotitolo su detto si comprende immediatamente che le funzioni interessanti che questo metabolita svolge relativamente a migliori risultati in palestra sono quasi totalmente da ricondurre ai livelli di sintesi proteica e all'azione di prevenzione della proteolisi, andiamo per gradi; la sintesi proteica è il principale processo plastico pertinente alla crescita muscolare, è noto come anche la mancanza di un aminaocido essenziale possa inibirla drammaticamente, ma diversi studi hanno fatto osservare come alcuni sottoprodotti degli amminoacidi, come appunto quello in oggetto, possano sostenerla adeguatamente incrementando così ipertrofia e iperplasia.

Ma non è tutto qui, infatti l'idrossi-metil-butirrato non solo coadiuva detto processo di costruzione ma impedisce al suo inverso, cioè il catabolismo proteico, di disgregare i tessuti muscolari già accumulati, giocando così un ruolo doppio in questo senso, sia per quanto concerne gli aumenti di massa, e sia, ma forse sopratutto, nell'ambito della definizione muscolare, quando il basso apporto calorico e l'intenso allenamento mettono sotto stress il nostro organismo che in risposta secerne cortisolo.

Meccanismo di produzione endogena dell'HMB e altre caratteristiche interessanti

Abbiamo prima accennato su cosa è e su come viene prodotto questo sottometabolita, vediamo ora di capire meglio quale percorso metabolico il nostro organismo innesca a partire dalla leucina; questo amminoacido viene sottoposto a transaminazione per mezzo dell'enzima BCTA, da qui si ottiene il KIC, altro metabolita molto utilizzato negli integratori alimentari, parte di questo KIC è infine convertita in idrossi-metil-butirrato; detto questo vediamo quali altre peculiarità detiene questo elemento:

• incentiva la lipolisi, cioè la disgregazione dei tessuti adiposi, in merito a questo si consiglia di abbinare l'uso dell'HMB alla l-carnitina che si occupa di veicolare nei mitocondri gli acidi grassi ottenuti da poc'anzi detto processo lipolitico;
• riduce il dolore derivante dal DOMS, si tratta dell'indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata determinato dagli allenamenti e che spesso diviene molto fastidioso per l'atleta;
• detiene proprietà ipocolesterolemizzanti, è cioè in grado di ridurre la presenza della parte relativa alle lipoproteine a bassa densità, i famosi grassi cattivi;
• alcuni studi hanno suggerito anche un suo coinvolgimento in un più efficiente sistema immunitario, questa tesi però è ancora controversa.

Infine arriviamo a dosaggi e modalità di assunzione, i test fatti dicono chiaramente che la migliore soluzione di somministrazione è quella di 3g al giorno divisa in tre parti uguali, meglio se assunta una alla mattina, una nel post workout e l'ultima prima di dormire alla sera per sfruttare a pieno il potere anticatabolico; possiamo anche ipotizzare che trattandosi di un aiuto ergogenico la sinergia con integratori simile possa dare luogo a migliori risultati, attualmente però non vi sono in merito sufficienti informazioni.